Il Blog della UIL Polizia Locale di Parma


Un Blog per i cittadini che vogliono conoscere la realtà della Polizia Municipale di Parma. Un filo diretto tra noi e voi, senza filtri e senza intermediari.

mercoledì 21 gennaio 2015

SAN SEBASTIANO AIUTAMI TU: IO NON SONO UN VIGLIACCO DI STATO!

Condividiamo con piacere l'articolo del Collega Fabrizio, già pubblicato sul Blog della Mobilitazione della Polizia Locale. Ormai non ci rimane che sperare in un miracolo...


"Per chi non lo sapesse, oltre ad essere il Santo Patrono di molti italici paesini (tra cui quello della mia mamma) è anche il Santo Protettore degli operatori della Polizia Locale e si celebra oggi, 20 gennaio.
Mentre molti colleghi proprio in questi minuti sono intenti a lucidare scarpe, cercano il cappello più pulito e la giacca meno lisa, provando a rendergli gli onori dovuti nel nostro strano paese continua a girare da ormai tre settimane su tutti i giornali e programmi televisivi di ogni genere un tweet del Presidente del Consiglio che dipinge tutti i miei colleghi come fannulloni ed assenteisti.
Perfino la Litizzetto, domenica su RAI 3 non ha resistito ed ha voluto ironizzare su tutti quei colleghi che nobilmente donano il sangue consentendo di salvare tante vite.
Arrovellandomi su cosa non sta girando nel senso giusto ho iniziato a ragionare e sono giunto a delle considerazioni che vorrei condividere con tutti quelli che avranno la pazienza di leggere queste righe: premesso che ormai è fuori di dubbio che non ci stiamo più ad essere i "gabellieri" delle amministrazioni locali, ricordo e nel contempo rivendico con forza le migliaia di operazioni che come categoria eseguiamo a tutela della cittadinanza come il contrasto dell'abusivismo commerciale che tanto danno provoca alla nostra economia, i furti nelle abitazioni o borseggi per le strade o sui mezzi pubblici, la tutela agli anziani vittime sempre più spesso di truffe, i sequestri di migliaia di documenti di circolazione e assicurativi falsi che minano i risarcimenti dei malcapitati automobilisti, solo per fare alcuni esempi.
Ma in questi giorni sugli sfondi degli studi televisivi e nei riquadri di approfondimento giornalistici troneggia continuamente questo maledetto 83% di ammalati a Roma, ma ottantatre percento di cosa? 
Ieri poi, ascoltando una trasmissione televisiva l'avvenente conduttrice dichiara che la quantità di sanzioni elevate sono aumentate negli ultimi dieci anni del 1000%.
A questo punto i dubbi nella mia testa aumentano perché i conti non tornano più e ripeto a me stesso: siamo fannulloni o lavoriamo tanto?
Ed aggiungo sempre a me stesso, ma le sanzioni le eleviamo a soggetti inesistenti e di fantasia o a persone reali che non hanno rispettato le regole?
In Italia purtroppo si vogliono le regole ed anche severe, purché valgano solo per gli altri.
E allora io non ci sto più perché a questo punto i politici decidano (con il mandato chiaro dei cittadini) e legiferino pure un salvacondotto che cancelli il codice della strada e gli altri regolamenti perché non è possibile essere additati come scansafatiche e corrotti da una parte e poi ogni anno i vari sindaci e assessori, fieri, snocciolino statistiche e numeri che sono in netto contrasto con il fenomeno dell'assenteismo.
Aggiungo che per quanto riguarda il personale della Polizia Locale di Milano, di cui mi onoro di far parte (ma le notizie che mi giungono da Roma sembrano essere più o meno in linea) ha il tasso più basso di assenteismo tra tutti i dipendenti comunali.
Come vedete cari colleghi e cittadini qui qualcuno sta mentendo ed anche sfacciatamente con il chiaro intento di alimentare sempre di più uno scontro "fra poveri" che consente ad una ristretta cerchia di persone di detenere il potere attraverso una regola millenaria e sempre valida.
Oggi è San Sebastiano, e purtroppo leggendo la sua storia sembra che la scelta sia davvero azzeccata visto che anche alla nostra categoria vengono inflitti i peggiori supplizi che immeritatamente subiamo quotidianamente.
A questo punto con grande umiltà, mi chiedo e vi chiedo su quale debba essere il nostro futuro e se ha davvero senso continuare così.
Per quale motivo dobbiamo essere il baluardo del rispetto delle regole in un paese che le vuole a gran voce purché siano valide solo per altri da una parte e le autorità statali che inseriscono queste norme sono poi subito pronte a scaricarti quando le applichi?
Ha senso continuare ad essere odiato dalla gente quando io, in qualità soggetto terzo privo di qualsiasi potere arbitrale, applico delle leggi dello Stato?
Colleghi a me sembra che una riflessione profonda e articolata vada fatta perché così non é più possibile continuare.
Non è giusto continuare a morire di tumore ai polmoni, se non ci ammazzano investiti da un SUV o una pallottola per tutelare una collettività che non vuole rispettare le regole di uno Stato che a sua volta non vuole essere giusto.
Come categoria da sempre abbiamo chiesto tutele (per poter a nostra volta tutelare) ed a mia memoria non mi risulta che abbiamo mai chiesto che ci venissero forniti più blocchetti o più penne, perché il nostro ruolo non è solo quello di sanzionare i veicoli in divieto, ma di tutelare gli onesti cittadini. 
Augurando un futuro migliore ai miei colleghi ed a tutti i cittadini, spero di ricevere presto un'idea che mi illumini e che tiri fuori tutta la mia categoria da questo girone dantesco che sta portando tutto il paese al baratro."


Fabrizio Caiazza

2 commenti:

  1. Ho pubblicamente encomiato il lavoro della Polizia Locale in Consiglio Comunale durante la seduta relativa all'alluvione a Parma e ritengo che il ruolo del vigile debba essere ampiamente rivalutato. Spero che si trovi sempre il dialogo per superare i luoghi comuni ed affrontare i problemi che indubbiamente esistono. Un saluto e grazie per il lavoro di presidio del territorio che portate avanti fra tante difficoltà. Fabrizio Savani

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  2. Sig. Savani, La ringraziamo per il pensiero rivolto alla Polizia Municipale, le Sue considerazioni coincidono con le nostre, il nostro lavoro va e deve essere rivalutato. A Parma non solo non viene tutelato, ma viene anche mal impiegato.
    Quanto al dialogo, da parte nostra non si è mai smesso di cercarlo e di proporlo, ma fino ad oggi abbiamo avuto un muro di fronte.
    Un sentito ringraziamento con l'augurio che si possa proficuamente lavorare assieme per il bene comune.

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