Ieri ci eravamo lasciati con la promessa che avremmo parlato
delle richieste avanzate dagli appartenenti ai vari corpi di Polizia
Municipale.
Come molti di voi sanno bene, la Polizia Municipale da molti
anni chiede una riforma della legge che disciplina la propria categoria in modo
da definire con certezza ruoli, competenze e funzioni.
La legge attuale, datata 1986, è prossima a compiere 30
anni. È pacifico che nel corso di questi anni le condizioni sociali si sono modificate, ma a tali modifiche non ha fatto seguito alcun adeguamento
normativo riguardante la categoria, o meglio, alcuni cambiamenti la P.M. li ha
subiti, come la perdita dell’istituto dell’equo indennizzo, della causa di
servizio. Inoltre ha subito inaccettabili penalizzazioni economiche durante il periodo di malattia che a noi risultano assai lesivi, viste le condizioni di lavoro degli agenti che sono spesso causa di malattie gravi, come le malattie respiratorie o posturali; senza contare gli infortuni collegati
alla mansione come gli incidenti stradali, le aggressioni o il contatto con
liquidi biologici di persone infette.
Quello che tutti i lavoratori della Polizia Municipale d’Italia
chiedono al legislatore è definire in maniera chiara la natura della loro
mansione. Vogliono sapere in maniera chiara se sono una vera polizia, anche se
con specifiche attribuzioni, o impiegati comunali.
Poliziotti o Vigili? |
È cosa risaputa che la Polizia
Municipale, in molte città italiane, svolge sempre più spesso compiti di vera e
propria polizia, senza tante sottigliezze sulle attribuzioni; basti pensare ai
servizi congiunti alle FF.O., agli innumerevoli arresti di criminali, alle
numerose indagini sulle più disparate ipotesi di reato, alle operazioni di
sfratto, al controllo del territorio. Se a tutto questo aggiungiamo la
poco lungimirante gestione della sicurezza da parte della politica nazionale,
si pensi ai pesantissimi tagli al settore che hanno visto ridurre anno dopo
anno gli uomini delle FF.O, risulta facile immaginare che sempre più la
Polizia Municipale verrà impegnata a sostegno, se non a sostituzione, di quest’ultimi.
Ma quello che gli uomini della
P.M. si chiedono è: come potrebbero mai svolgere al meglio il delicato ruolo
che la sicurezza richiede senza gli strumenti minimi indispensabili?
Cerchiamo di chiarire meglio: la
maggior parte dei controlli stradali, specie all'interno dei grandi centri
urbani, li effettua la Polizia Municipale, motivo per cui identifica
innumerevoli cittadini; considerato che una grossa percentuale di cittadini con
a carico pendenze o mandati di cattura, viene “pizzicato” alla guida di veicoli, dotare gli operatori
di Polizia Municipale di credenziali di accesso alla banca dati, sarebbe un
indubbio vantaggio per la collettività, oltre che uno strumento di sicurezza
per gli operatori stessi; sapere chi si ha di fronte è senza dubbio un
vantaggio. Allo stato attuale, la Polizia Locale non può sapere se la persona fermata è un pacifico cittadino o un pericoloso ricercato. Non può saperlo perché a noi è preclusa la possibilità di accedere ai database del Ministero dell'Interno: ancora una volta ci pretendono poliziotti, ma ci trattano da impiegati.
Riconoscere la specificità di
mansione e funzione alla Polizia Municipale, anziché continuare a inquadrare
gli operatori come semplici impiegati comunali, porterebbe solo vantaggi alla
cittadinanza. Sia per la completezza e miglioramento di ruoli, sia per il
semplice, quanto banale, fatto che si concretizzerebbe una certa scissione dalle
volontà politiche delle amministrazioni comunali di turno. Si pensi alle
direttive dei Sindaci di turno impartite ai vari Comandanti, finalizzati, il
più delle volte, a organizzare il servizio in modo da incrementare gli introiti
delle multe, con buona pace della sicurezza urbana.
Al contrario di ciò che l’opinione
pubblica possa pensare, la richiesta di avere riconosciute le prerogative date
alle FF.O., comporta per gli operatori di P.M. un conseguenziale incremento
del carico di lavoro. Maggiori responsabilità, estensione del servizio h24,
anche nelle realtà più piccole, maggiori rischi. Tale incremento, come
detto, non può che andare a vantaggio della cittadinanza. La contropartita che gli
operatori chiedono consiste nel semplice riconoscimento delle tutele delle
altre FF.O. e degli strumenti necessari a svolgere al meglio il proprio
lavoro.
Se si chiedesse a un qualsiasi
cittadino come vorrebbe vedere impegnata la P.M., tra una funzione meramente sanzionatoria e una funzione finalizzata concretamente a contribuire alla
sicurezza delle città,noi non abbiamo alcun motivo per dubitare di quale possa essere l’esito.
Nessun commento:
Posta un commento